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Gli italiani hanno grande bisogno di una "guida finanziaria".

Immagine del redattore: Luca Zaffaroni - Consulente finanziarioLuca Zaffaroni - Consulente finanziario

Aggiornamento: 9 apr 2019


Dall'ultima indagine effettuata nel 2013 dalla Banca d' Italia, la ricchezza delle famiglie italiane ammonta a circa 10.000 miliardi di euro ed è così composta:




Una enorme ricchezza che in estrema sintesi possiamo però definire decisamente male allocata.


Guardiamo come, negli ultimi 10 anni, si è mosso il valore:


  • Delle azioni delle aziende occidentali (MSCI World)

  • Delle azioni delle aziende italiane (FTSE Mib)

  • Delle aziende immobiliari italiane, il cui valore dipende fortemente dal valore degli immobili che "hanno in pancia" (Comit immobiliare)




Pensate se questa enorme ricchezza delle famiglie italiane fosse stata allocata in maniera corretta, di quanto patrimonio aggiuntivo oggi disporrebbe il Paese.


Pensate: soltanto con una parte dell'incremento del valore delle azioni globali, che hanno triplicato il proprio valore in 10 anni, si sarebbe potuto chiudere il debito pubblico italiano, ammontante a circa 2300 miliardi di euro.


Ed invece in questi anni non soltanto abbiamo perso l'occasione di rivalutare i nostri patrimoni grazie alla crescita globale, ma abbiamo purtroppo visto decine di miliardi di euro bruciati a causa dei vari crack Lehman, Cirio, Parmalat, Argentina, Banche italiane e, dulcis in fundo, della drammatica svalutazione degli immobili italiani.



Il problema è che la maggior parte degli italiani ha continuato e continua tutt'ora a ragionare come se fossimo ancora negli anni '80/'90: un mondo che non esiste più e non solo, un mondo i cui eccessi/storture gravano oggi come un macigno sul presente/futuro del Paese.


Troppi italiani sono tutt'ora nostalgicamente ancorati a concetti anacronistici come:


-mattone - liquidità remunerata -ricerca del tasso di interesse -orizzonte di breve termine


Non trovando risposte a queste domande "targate 1990", nel 2019 moltissimi italiani rimangono dunque "liquidi", in attesa che ritornino le condizioni degli anni 90' (!!!) ... ma è molto probabile che le condizioni di quegli anni non ritorneranno mai più.


Piuttosto, per gestire correttamente il proprio patrimonio, è fondamentale imparare a leggere il mondo di oggi le regole che lo governano.


A tal proposito, il difficile compito di un consulente finanziario (che a volte viene preso per "matto") è proprio quello di aiutare i propri clienti a ragionare nei termini corretti circa la gestione del proprio patrimonio, "smontando" i pregiudizi/credenze/leggende metropolitane che attanagliano da decenni i comportamenti finanziari delle famiglie italiane.




La trattazione del tema da me discusso è stata ispirata da questo breve video (10 minuti) nel quale il professor Paolo Legrenzi condensa una serie di concetti che, da consulente finanziario, trovo davvero illuminanti.




Prendere coscienza del problema e chiedere l'assistenza di un consulente finanziario è il primo passo per migliorare la situazione.



Luca Zaffaroni

Consulente finanziario e fondatore di www.moneyplan.it

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